La Cina rende illegale Gossip Girl e la serie tv fa record di streaming nella Terra del Dragone

“Popolato da star straordinariamente attraenti, vestito con gli abiti più recenti, immerso in emozioni ribollenti e soffocato da una spessa coltre di denaro. […] Ma l’aspetto migliore e il più avvincente, è che il delizioso groviglio di gelosia, lealtà, confusione e generale angoscia adolescenziale si avvolge e si ritrae a un ritmo assai frenetico.”

Con questa intrigante descrizione, il New York Magazine delineò le linee essenziali della serie televisiva che definì “il più grande dramma adolescenziale di tutti i tempi”, anche conosciuto come Gossip Girl. Lo show di Josh Schwartz, creatore della già fortunata serie The O.C., divenne ben presto un’icona rappresentativa del genere televisivo, ma allo stesso tempo anche di stile e tendenza.

Non a caso nel 2008 il New York Times scriveva “buyer, designer ed esperti di tendenze sostengono che Gossip Girl sia una delle più grandi influenze su come oggi spendono i loro soldi le giovani ragazze”, ben prima che il ruolo dell’influencer moderna entrasse a far parte della scena mondana.

E addirittura, in onore del centesimo episodio della serie, l’allora sindaco di New York proclamò il 26 gennaio 2012 il “Gossip Girl Day”, riferendosi al forte impatto economico e culturale esercitato dallo show a favore della città, la quale fu resa un vero e proprio personaggio centrale.

Un altro premio attribuito alla serie (oltre ai Teen Choice Awards vinti come “miglior serie televisiva drammatica” per quattro anni di fila) riguarda il suo precoce successo online, che la identifica anche come serie precorritrice della futura fama guadagnata da internet e dai download. Ne sa qualcosa la Cina, che qualche anno fa ha visto lo show americano totalizzare un numero record di download illegali (raggiungendo fra i 3 e i 5 milioni di spettatori).

La Terra del Dragone è ormai nota per la sua concisa e rigida censura, in particolare sui prodotti esteri che nella maggior parte dei casi non sono ben accetti. La Cina chiude quotidianamente le porte ai grandi film internazionali, il numero massimo di pellicole cinematografiche straniere che possono accedere ai cinema cinesi è non più di 34, limitando molto l’entrata di film Hollywoodiani. Stessa sorte, se non peggiore, spetta ai telefilm e alle serie tv che invece non trovano mai spazio in questo Paese se non tramite alcune, irrisorie rivisitazioni, come Ugly Betty.

Ma la risposta secolare a una tenace censura è l’altrettanto ostinata ricerca di mezzi illegali per eluderla; i download illegali sono infatti la strada più fiorente per ottenere i prodotti esteri desiderati. Non è quindi una novità che svariati telefilm americani siano stati seguiti in maniera illecita ma è stata invece una sorpresa la volontà da parte del governo cinese di produrre una propria versione di Gossip Girl. La serie americana è nota per i suoi temi sferzanti e scabrosi, opposti quindi ai regimi severi tipici della Cina, la quale si è anche espressa duramente contro alcune serie televisive americane del calibro di Big Bang Theory o The Good Wife, etichettandole come pericolose per la sovranità nazionale a causa della loro messa in discussione della Costituzione cinese.

Eppure, il telefilm che ha lanciato la carriera di Blake Lively, Leighton Meester e tanti altri giovani attori, ha ottenuto questa inaspettata riconoscenza. Diciamo che la Cina è dovuta venire incontro alle reali preferenze della popolazione, la quale vanta il maggior numero di spettatori proprio per Gossip Girl, nonostante la serie non fosse trasmessa legalmente su nessuna piattaforma. Qualche anno fa, la produttrice esecutiva aveva addirittura ammesso che in Cina lo show veniva guardato illegalmente da un quantitativo di cinesi che superava tutti i telespettatori che invece la seguivano tramite i mezzi di fruizione negli USA.

Un dato curioso che ha portato all’esigenza di creare un Gossip Girl cinese, desiderato da alcuni investitori orientali che si sono messi in contatto con i creators e i produttori della serie originale. Dopo due anni di silenzio la Warner Bros, ovvero la casa di produzione della serie, ha decretato l’avvio di questo progetto che ha effettivamente portato alla sua realizzazione, conservando il nome autentico: The Gossip Girl.

Sul web ci sono poche informazioni a riguardo e circolano anche pochi video dello show; quindi, è estremamente difficile ricavare qualche contenuto. Da quei pochi frame ritrovati risulta però evidente la linea generale che si è voluta perseguire; una linea che ha portato alla creazione di uno show più edulcorato, sicuramente soggetto alle regole e ai criteri imposti dalla censura cinese ma che al contempo depotenzia la trama originale, togliendole il suo intrinseco fascino fatto di intrighi, passione, immoralità e glamour.

Grazia Battista

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