Le locandine cinematografiche rappresentano una vera e propria creazione artistica volta a sponsorizzare un prodotto cinematografico. Stretta com’è al linguaggio figurativo, sorretta e accompagnata dall’esperienza della pittura, la locandina, rintraccia continuamente suggerimenti e spunti nella pittura, attingendo liberamente alla cultura e alla poesia dei quadri, delle miniature, degli affreschi. Certo il suo messaggio è diverso e meno pretenzioso di uno legato ad un quadro. Tuttavia nel suo piccolo anche la locandina è un’opera d’arte, intessuta com’è di messaggi indirizzati a potenziali acquirenti del prodotto filmico. Questo era vero, soprattutto, fino a 30-40 anni fa: se oggi, infatti, a crearla sono per lo più esperti di grafica abili a riassumere in una sola immagine (quella che compare sulla locandina, appunto) il contenuto e i protagonisti dell’intero film, in passato, soprattutto a cavallo tra gli anni ’40 e ’70, ad incaricarsi della sua creazione erano veri e propri pittori. E così questi dipinti sono diventati veri e propri oggetti di culto, rappresentativi di un’epoca, peraltro d’oro per il cinema italiano, e che spesso riassumevano il film, in una sola immagine, o scena. Esse rappresentavano, spesso in maniera figurata, da cartoon, i grandi protagonisti del cinema italiano, e molte di esse, veri capolavori dell’arte pittorica, sono rimaste nell’immaginario collettivo nazionale. Nelle sezioni sono pubblicate le locandine cinematografiche dei migliori film italiani, suddivisi per decenni, dalle introvabili locandine degli anni ’30 e ’40, alla metà degli anni ’90. Un lungo e prezioso viaggio attraverso il grande cinema italiano.
stupende, favolose e grande lavoro di ricerca
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